Synergy - Chiesta la testa del sindaco

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Come Cassandra hanno assistito al concretizzarsi delle profezie su Synergy
Chiesta la testa del sindaco
Si dimettono dalla commissione Bruno Zoccola, Francesca Brianza, Massimo Tafi e Franco Bonacci
di Vittoria Maria Passera

5 dicembre 2008

VENEGONO SUPERIORE - Poker di dimissioni dalla commissione Synergy. A non voler dare una «copertura istituzionale alla commissione», come loro stessi precisano, sono il presidente Bruno Zoccola (Il polo per Venegono) Francesca Brianza (Lega nord), Massimo Tafi (Venegono democratica) e Franco Bonacci (indipendente). Ma non è tutto: chiedono anche la testa del sindaco, Mariolina Ciantia, e dell'assessore ai Servizi sociali, Luigia Adamoli. «La commissione voluta dalla minoranza resta senza l'opposizione», taglia corto Tafi mentre appone la firma sulle dimissioni consegnate giovedì pomeriggio in municipio. Il malcontento serpeggiava già da parecchio e i «quattro moschettieri» hanno più volte sguainato le loro spade contro Synergy. Anche se ora si sentono un po' come Cassandra avendo visto verificarsi tutte le loro profezie attorno alla struttura studiata per gli anziani. In questi due mandati Ciantia la struttura localizzata nell'ex colonia elioterapica è sempre stata al centro della polemica, ma qualche goccia di troppo ha fatto traboccare il vaso della sopportazione delle opposizioni. Tant'è che il transfugo Bonacci non si era più riconosciuto nella maggioranza nelle cui fila era stato eletto.

«Siamo sempre stati contrari al Synergy - chiariscono -, abbiamo raccolto oltre un migliaio di firme e abbiamo chiesto un tavolo di incontro per cercare di chiarire almeno i mille dubbi che avevamo a riguardo. Con il passare del tempo abbiamo visto che il progetto è stato persino snaturato rispetto al progetto originale, sono sparite le "case canguro", la fine dei lavori viene, allontanato sempre di più, nessuno applica penali e il tanto decantato costo zero per l'Amministrazione si traduce con una mancanza di introiti di oltre un milione di euro. I 22 alloggi sono diventati 25, la mensa è diventata un nido e il progetto rischia di essere pagato dai venegonesi e usato dagli altri.

Tant'è che è arrivata una diffida dall'utilizzo del termine Synergy». Dati alla mano mostrano come «Il melo» sia sparito dalla gestione, i canoni abitativi abbiano subito modifiche e il principio di assegnazione delle abitazioni non sia ben chiaro. «Non vogliamo più avvallare questo progetto - ribadiscono - soprattutto ora che è stato censurato persino da chi l'ha progettato». Un disappunto durato nove anni e che ora si traduce in una dimissione da parte dell'opposizione che farà vacillare la commissione stessa. Una bufera annunciata che, alle porte delle elezioni di primavera, potrebbe ridefinire i giochi e ridisegnare lo scenario politico.

Ex progetto Sinergy: “Sarà terminato a marzo 2009”

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Mariolina Ciantia non reputa un problema le dimissioni dei membri
della commissione che vigilava sul progetto: “Idea non stravolta, ma migliorata”

Ex progetto Sinergy:
“Sarà terminato a marzo 2009”

M.S.

Martedi 9 Dicembre 2008

Venegono Superiore - Il progetto ex Sinergy non è stato stravolto, ma migliorato. Lo garantisce il sindaco Maria Ciantia, dopo le polemiche sollevate dall’opposizione che nei giorni scorsi ha presentato in blocco le dimissioni dalla commissione Sinergy, chiedendo inoltre le dimissioni del primo cittadino e dell’assessore competente. “Sono state dette tante falsità sul progetto della struttura per anziani – spiega il sindaco -. Questa decisione della minoranza mi lascia senza reazioni. Non era una commissione nata per lavorare insieme, ma per creare problemi. Era nata male ed ora ha trovato la sua giusta fine”.
Entrando nel merito del progetto, che non si chiama più Sinergy dopo l’uscita del Melo di Gallarate dalla gestione della struttura, la Ciantia rifiuta anche le accuse di stravolgimento del progetto: “Se fosse stato davvero stravolto, la Regione ci avrebbe tolto il finanziamento. La struttura sarà consegnata al Comune nel marzo del 2009, secondo un protocollo firmato da Aler a cui abbiamo assegnato i lavori. E non ci saranno ritardi”.
Il primo cittadino rigetta anche le accuse sul “tradimento” della filosofia della struttura. Secondo l’idea iniziale, infatti, l’idea fondamentale del progetto Sinergy era quella di offrire un canone di affitto agevolato a quelle famiglie che daranno la propria disponibilità a prendersi cura di un anziano. “Questa filosofia è sicuramente rimasta, è una delle idee portanti del progetto – prosegue il sindaco -. È rimasta anche la palestra, l’assistenza, e molto altro. L’unica cosa che è cambiata è che il ristorante, che è stato trasformato in un asilo nido. Ancora di più nella direzione dell’idea di raccogliere più generazioni nella stessa struttura, come anche scegliere di realizzare altri tre appartamenti dedicati alle giovani coppie”.
”Confermo inoltre che tutto il progetto – conclude la Ciantia – non è costato nulla ai venegonesi. Le critiche sono davvero tutte infondate. Anche per la gestione stiamo risolvendo il problema: faremo una regolare gara, chi avrà i requisiti necessari potrà partecipare”.