
Come Cassandra hanno assistito al concretizzarsi delle profezie su Synergy
Chiesta la testa del sindaco
Si dimettono dalla commissione Bruno Zoccola, Francesca Brianza, Massimo Tafi e Franco Bonacci
Chiesta la testa del sindaco
Si dimettono dalla commissione Bruno Zoccola, Francesca Brianza, Massimo Tafi e Franco Bonacci
di Vittoria Maria Passera
5 dicembre 2008
5 dicembre 2008

«Siamo sempre stati contrari al Synergy - chiariscono -, abbiamo raccolto oltre un migliaio di firme e abbiamo chiesto un tavolo di incontro per cercare di chiarire almeno i mille dubbi che avevamo a riguardo. Con il passare del tempo abbiamo visto che il progetto è stato persino snaturato rispetto al progetto originale, sono sparite le "case canguro", la fine dei lavori viene, allontanato sempre di più, nessuno applica penali e il tanto decantato costo zero per l'Amministrazione si traduce con una mancanza di introiti di oltre un milione di euro. I 22 alloggi sono diventati 25, la mensa è diventata un nido e il progetto rischia di essere pagato dai venegonesi e usato dagli altri.
Tant'è che è arrivata una diffida dall'utilizzo del termine Synergy». Dati alla mano mostrano come «Il melo» sia sparito dalla gestione, i canoni abitativi abbiano subito modifiche e il principio di assegnazione delle abitazioni non sia ben chiaro. «Non vogliamo più avvallare questo progetto - ribadiscono - soprattutto ora che è stato censurato persino da chi l'ha progettato». Un disappunto durato nove anni e che ora si traduce in una dimissione da parte dell'opposizione che farà vacillare la commissione stessa. Una bufera annunciata che, alle porte delle elezioni di primavera, potrebbe ridefinire i giochi e ridisegnare lo scenario politico.
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