Report assemblea nazionale forum italiano dei movimenti per l’Acqua

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Report assemblea nazionale forum
italiano dei movimenti per l’Acqua

di Marco Bersani

15/3/2008

Roma - Presenti: 80 persone provenienti da reti nazionali e da realtà e movimenti delle seguenti regioni: Lombardia, Veneto, Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia.

L’assemblea aveva come unico punto all’ordine del giorno il confronto sul percorso del movimento per l’acqua, a partire dalle proposte contenute nel documento del coordinamento nazionale, inviato a tutte le realtà territoriali a fine gennaio e oggetto di consultazione locale e regionale nei mesi scorsi.

I punti fondamentali del documento sono riassumibili nell’obiettivo di consolidare il movimento per l’acqua e di approfondire la sua capacità di intervento e mobilitazione a livello locale e nazionale.

La discussione, ricca e articolata, oltre a consentire un ulteriore aggiornamento sulle diverse vertenze e mobilitazioni territoriali, ha segnalato una forte condivisione sugli elementi sostanziali del percorso proposto.

E’ stato così deciso un percorso che porti il movimento a tenere nell’autunno prossimo il secondo Forum italiano dei movimenti per l’acqua, arrivandoci con un percorso articolato e costruito dal basso.

In questo senso, un appuntamento intermedio di costruzione dello stesso sarà costituito dai Forum regionali, che si propone di tenere in tutte le regioni possibili, come costruzione di piattaforme regionali complessive sulla questione dell’acqua, che mettano insieme la lotta per la gestione pubblica e partecipativa del servizio idrico con le mobilitazioni per la tutela complessiva della risorsa e dei territori.

Da un secondo versante, l’avvio dei sette Gruppi di Lavoro nazionali (Consulenza legale e giuridico amministrativa/ Costituzione Osservatorio Acqua / Controinchiesta Multiutilities / Rete dei Lavoratori / Coordinamento Enti Locali / Acque Minerali / Rete europea e internazionale) dovrebbe consentire loro un percorso finalizzato a portare proposte concrete al Forum del prossimo autunno.

Si è condivisa la necessità di tenere alto il livello dell’attenzione nazionale sulla legge d’iniziativa popolare e sulla campagna per la ripubblicizzazione dell’acqua e di immaginare la necessità di una costante mobilitazione, anche a fronte di un prossimo quadro politico post-elettorale, in cui l’acqua e i beni comuni prevedibilmente verranno messi ancor più sotto attacco..

A questo proposito, si è deciso di attraversare la campagna elettorale, producendo una dichiarazione del popolo dell’acqua che renda chiaro a tutti gli schieramenti e le forze politiche la nostra comune volontà di mobilitazione permanente per l’ottenimento degli obiettivi prefissi.

Si è inoltre deciso di lanciare per la fine di maggio / inizio giugno una Giornata nazionale di lotta per la ripubblicizzazione dell’acqua, con iniziative di lotta in tutti i territori e per spingere per l’immediato riavvio dell’ iter della nostra legge d’iniziativa popolare.

La discussione ha confermato come i soggetti su cui possa imperniarsi la lotta per l’acqua pubblica siano i cittadini organizzati nei comitati e i lavoratori del servizio idrico, e come questi possano trovare forte interlocuzione con quegli enti locali che hanno deciso di schierarsi per la ripubblicizzazione dell’acqua, mettendo in campo politiche concrete in questa direzione.

La discussione ha inoltre confermato la necessità che la grande forza acquisita dal movimento per l’acqua nella costruzione della vertenza per tutto il 2007, debba oggi essere riversata nelle mobilitazioni attorno ad alcune vertenze territoriali, che devono diventare realtà in cui si prova a concretizzare qui e subito la ripubblicizzazione dell’acqua (l’asse Arezzo-Viterbo-Latina, il Sarnese-Vesuviano, per fare solo alcuni esempi) anche per ottenere risultati che abbiano effetti moltiplicativi su tutte le altre e sulla campagna complessiva..

Da più parti si è sottolineata ed è stata unanimemente condivisa la necessità che il Forum italiano dei movimenti per l’acqua rafforzi i suoi legami internazionali, sia attraverso il percorso già avviato di costruzione della rete europea che culminerà al FSE del prossimo settembre in Svezia; sia rinsaldando i rapporti con i movimenti nel mondo in direzione della comune lotta. E’ stata assunta la proposta di lavorare con le comunità colombiane presenti in Italia per raccogliere le firme dei cittadini colombiani per il referendum che i movimenti per l’acqua hanno promosso in Colombia.

Molti interventi, anche questi unanimemente condivisi, hanno sottolineato la necessità di una più forte relazione tra il movimento dell’acqua e i movimenti in lotta per le altre vertenze sui beni comuni e sui servizi pubblici. Questo sia per una naturale necessità di allargare le possibilità di difesa comune contro le future spinte alla mercificazione dei beni e alla privatizzazione dei servizi, sia per costruire virtuosi intrecci tra vertenze e movimenti che lottano per la democrazia dal basso. Queste connessioni potrebbero avvenire- e in molte situazioni già avvengono - a partire dai territori concreti. Un forte movimento per l’acqua è anche quello che può rendere più percorribili questi percorsi.

Su sollecitazione di diversi interventi si è anche affrontato il ruolo del coordinamento nazionale che, se troppo identificato con le funzioni di segreteria operativa, rischia di divenire un ambito che, per esigenze di veloce consultazione e di conseguente convocazione in giorni feriali, si muove con dinamiche chiuse a autoreferenziali.

Si è di conseguenza deciso di considerare il coordinamento nazionale uno spazio aperto alla partecipazione di tutte/i, sollecitando tutte le realtà regionali a garantire presenza continuativa. Perché questo sia possibile, si è deciso di riunirlo con frequenza più o meno mensile, in giorni non lavorativi e riprendendo la modalità itinerante di riunirlo ogni volta in regioni diverse.

L’assemblea si è data appuntamento per fine maggio/inizio giugno, con l’obiettivo di fare il punto sul nuovo quadro politico nel frattempo delineatosi, sullo stato dell’arte dei Gruppi di Lavoro nazionali, sui percorsi dei Forum regionali e sulle vertenze in corso.