L'ASSOCIAZIONE POLITICA “VENEGONO ATTIVA” CHIEDE IL COMMISSARIAMENTO DEL COMUNE

Fonte
Forum-Venegno.it

L'ASSOCIAZIONE POLITICA “VENEGONO ATTIVA”
CHIEDE IL COMMISSARIAMENTO DEL COMUNE

19/10/2008

L'Associazione “Venegono Attiva” non è parte del Consiglio comunale e come più volte ribadito non si sente rappresentata da nessuna delle forze politiche attualmente in opposizione, quindi, non possiede i mezzi necessari per procedere alla presentazione di una mozione di sfiducia nei confronti maggioranza (che di fatto non esiste più).Tuttavia, chiediamo che la Giunta si dimetta e il commissariamento del Comune di Venegono Superiore. Le dichiarazioni del Sindaco, in risposta alle nostre accuse e pubblicate dalla stampa (in particolare da “La settimana” del 26 settembre), contengono un'esplicita ammissione del fatto che la Giunta è spaccata in più correnti diverse fra di loro e di conseguenza del fatto che a Venegono Superiore non esiste più una maggioranza in grado di governare serenamente il paese. La lettera da noi inviata sosteneva l'apparente compattezza della giunta e il fatto che, dalla stessa giunta, stanno nascendo due liste in vista delle prossime elezioni amministrative. Inoltre, abbiamo denunciato che diversi componenti della maggioranza quando si trovano in mezzo alla gente non lesinano critiche sull'operato dell'amministrazione e accuse ai propri “colleghi” con l'intento di lavarsene le mani. Nella sua risposta, il Sindaco ha dichiarato che in democrazia può accadere che ci possano essere “molteplici correnti in maggioranza”, certo! Ricordiamo però al Sindaco che in democrazia accade anche che quando non si ha più una maggioranza limpida per governare si fanno le valige e si torna a casa! E' vero che fino a quando i componenti della sua giunta continueranno a fornirgli i voti necessari in occasione dei Consigli comunali per continuare a campare il gioco può continuare, ma ammettere pubblicamente che esistono pensieri diversi equivale ad ammettere che la maggioranza non segue più un'unica linea e quindi non è più tale. Spiace constatare ancora una volta che le minoranze (tutte) assistono passive al “potere bulgaro” del nostro Sindaco e delle due o tre persone che ancora lo sostengono. Invitiamo i cittadini a ricordare i nomi dei componenti di questa anomala giunta quando, fra meno di un anno, dovranno decidere chi sostenere alle elezioni amministrative.

Nella risposta alla nostra lettera pubblicata da “La settimana”, la signora Ciantia ci invita a partecipare alle commissioni e a dialogare con lei. Ricordiamo al Sindaco che per partecipare alle commissioni bisogna farne parte e per farne parte bisogna essere eletti. Nessuno dei Componenti di “Venegono attiva” è stato eletto e quindi è normale che non ci possa essere nessun nostro rappresentante alle commissioni. Non ci sorprende comunque l'affermazione del Sindaco che evidentemente non rispetta queste regole, avendo in passato mandato suo marito a sostituirla in occasione di una riunione di Giunta. Per quanto riguarda il dialogo diretto fra noi e il Sindaco, la nostra associazione in passato ha già dialogato con lei pagandone le conseguenze, siamo aperti al dialogo con chiunque voglia ascoltarci ma non con chi abbia il solo fine di tenerci buoni e se possibile usarci, come ha fatto con noi la Signora Ciantia.


Riguardo i cantieri che disturbano il paese, anche “Venegono Attiva” sostiene che si tratta di lavori che andavano fatti ma in un modo diverso! Anzitutto con tempi diversi e non concentrati nello stesso periodo, poi con un diverso concetto progettuale; le aiuole con i fiorellini di Via Giulio Cesare sono inopportune oltre che dispendiose, meglio sarebbe stato realizzare una pista ciclabile fino al cimitero. Evidentemente, della sicurezza di chi pedala e in particolar modo degli anziani che frequentano il cimitero, non importa a nessuno. Meglio “abbagliare” la gente con costosi fiorellini che richiederanno un costoso mantenimento gestito dai “vari gruppi” esterni al Comune (ma vicini alla Giunta) che si spartiranno appalti e soldi dei contribuenti.

In conclusione, rinnoviamo la nostra solidarietà ad Alpini e anziani; i primi “scippati” della loro casa e costretti ad “ospitare” in modo permanente i secondi. Facile per il Sindaco sostenere che la “casa alpina” sia di tutti, anche noi la pensiamo cosi, peccato che la convenzione stipulata fra Comune e Alpini sulla gestione dica altro. Il fatto che ora gli anziani, per usufruire dei servizi offerti dalla “casa alpina”, dovranno iscriversi all'associazione Alpini creerà un inevitabile scompiglio e siamo convinti che questa convivenza forzata non mancherà dal creare numerosi problemi. Siamo dell'idea che sarebbe invece opportuno eliminare l'inutile C.A.G destinando gli spazi occupati dal “Leoncavallo venegonese” all'associazione “Trasparenza” e quindi agli anziani. Ne trarrebbero beneficio tutti; anziani, Alpini e, visto le cifre sborsate ogni anno per mantenere il C.A.G., anche i fondi cassa comunale.

Riccardo Pellegrini
Associazione “Venegono Attiva”