Manda anche tu un’e-mail agli Assessori della Regione Lombardia per dire NO alla privatizzazione dell’acqua inLombardia

Manda anche tu un’e-mail agli Assessori della Regione Lombardia per dire NO alla privatizzazione dell’acqua inLombardia


Vedasi aritcolo de La Repubblica Milano del 18 ottobre 2010: ''Lombardia - Acquedotti ai privati, la Regione ci riprova con una nuova legge''




INDIRIZZI:


p.c. roberto@circoloambiente.org


OGGETTO: NO alla privatizzazione dell'acqua inLombardia.

TESTO:

Agli Assessori della Giunta Regionale della Lombardia


Egregio Assessore,
ci riferiamo alle intenzioni della Giunta Regionale di approvare un Progettodi Legge inerente la gestione dei servizi idrici integrati (S.I.I.), in applicazione del cosiddetto Decreto Ronchi (art.23 bis della Legge 133/2008, così come modificato dall'art. 15 della Legge166/2009).
Le anticipazioni sui contenuti del PDL riguardo lemodalità di affidamento dei S.I.I. ci preoccupano, poichè obbligherebbero alla privatizzazione dellagestione dell'acqua.
Infatti con l'applicazione del Decreto Ronchi ,l'affidamento della gestione dei S.I.I. a soggetti privati - ovvero a imprese italiane ostraniere interessate solo a fare profitto - diventa la modalità ordinaria diassegnazione del servizio; in tal modo si porrebbe fine alle virtuose gestionipubbliche che, in alcune province della Lombardia, risultanoall'avanguardia a livello europeo.

Ricordiamo in questa occasione che a sostegno del Referendumper l'abrogazione del Decreto Ronchi e per la ripubblicizzazionedel servizio idrico, in Italia sono state raccolte 1 milione e 400 milafirme, delle quali ben 237 mila nella sola Lombardia (www.acquabenecomune.org).

Si rammenta inoltre che ben cinque Regioni hanno impugnato perincostituzionalità l'art. 23 bis (così come modificatodall'art. 15 del Decreto Ronchi), ritenendo la norma lesiva delle prerogativedelle Regioni stesse in materia di servizio idrico.

E' inopportuno che vengano adottati provvedimenti fintantoche la Corte Costituzionale non si esprima sui ricorsi delle Regioni esull'ammissibilità dei Referendum abrogativi sottoscritti da 1 milione e 400mila cittadini.

Inoltre è utile ricordare che negli scorsi anni in Lombardia si è attivatauna vasta mobilitazione popolare contro le precedenti Leggi Regionali inmateria di servizi idrici, in particolare contro le L.R. n. 21/1998 e n. 18/2006, per le parti cheimponevano la privatizzazione dell'erogazione dell'acqua. A sostegno di talimobilitazioni si sono attivati i Comuni; nel 2007 ben 144 Consigli Comunalidella Lombardia hanno deliberato contro la L.R. 18/2006; conla successiva L.R. 1/2009, "concordata" coi sindaci referendari, è stata reintrodotta la possibilitàdell'affidamento diretto ad aziende totalmente pubbliche.

A tale proposito, ci preoccupa l'eventuale attribuzione delle competenze delgoverno dei S.I.I. alleProvince, che di fatto esautorerebbe i Comuni (ovvero gli Enti piùvicini ai cittadini) dalle decisioni su un bene vitale e di interesse per tuttii cittadini qual è l'acqua, cancellando il federalismo rappresentato dai Comunistessi.

Alla luce di quanto sopra, si chiede di non approvare il suddetto Progettodi Legge per le parti in cui si applica il Decreto Ronchi (che di fatto consegnerà ai privati la gestione dell'acqua) e incui si esautorano i Comuni delle decisioni in materia di governo dei serviziidrici.
Certi che prenderete in considerazione le nostrerichieste, porgiamo distinti saluti.


NOME COGNOME

rif.: Coordinamento Regionale Lombardodei Comitati per l'Acqua Pubblica - email: roberto@circoloambiente.org


Fonte