LETTERA INVIATA A TUTTE LE SEDI UNESCO DEL MONDO

LETTERA INVIATA A TUTTE LE SEDI
UNESCO DEL MONDO

AVENDO CREATO QUESTO COMITATO E CREDENDO FERMAMENTE IN QUELLO CHE FACCIO, COMPROMETTENDO LA MIA STESSA VITA PRIVATA,VI INVIO NOSTRA LETTERA INVIATA ALL'UNESCO E CERTO DELLA VOSTRA SENSIBILITA' AL PROBLEMA, SAREI FELICISSIMO DI UN VOSTRO APPROFONDIMENTO IN TAL SENSO, GUALDO TADINO EX CITTA' DELLE ACQUE (COME TANTE ALTRE REALTA' IN TUTTA ITALIA) NON PUO' CEDERSI COSI AD UN PROFITTO DI POCHI CONTRO L'INTERESSE DI TUTTI. CORDIALMENTE VI SALUTO.
ALESSANDRO BRUNETTI


comitatoproacqua@libero.it


all’attenzione di: Unesco


Oggetto: sollecitazione per emergenza idrica Comune di Gualdo Tadino

Vi inviamo la presente per significare quanto di seguito.
Il Comitato Pro Acqua Gualdo, è un’associazione di cittadini che si batte per la tutela della risorsa acqua.
Gualdo Tadino è una cittadina che è sita in Umbria nella Provincia di Perugia, dove vi erano importanti sorgenti, dalle quali proveniva l’acqua che alimentava buona parte dei fiumi della regione Umbria, e tutta la città.
Abbiamo appreso che la città di Perugia capoluogo della Regione Umbria, è divenuta centro di importanza internazionale per la salvaguardia dell’acqua dell’intero pianeta essendo attualmente sede del Segretariato del World Water Assessment Programme (WWAP).
Grazie a tale investitura della città di Perugia, la Regione Umbria ha assunto un ruolo prezioso di baluardo per la difesa del bene comune acqua.
Perugia è stata scelta in quanto ha riscosso la fiducia dell’Unesco e del Ministero dell’Ambiente, nonostante molte città italiane ed estere ambissero a divenire sede del WWAP.
Primo compito di chi si impegna a promuovere la cultura dell’acqua e la tutela di tale elemento, in quanto primaria fonte di vita; non può non tenere nel dovuto conto gli usi che ne vengono fatti, ed in particolare il fatto che c’è chi lo vuole utilizzare ai soli fini del profitto.
Il Comitato pro Acqua Gualdo, vuole porgere alla Vostra attenzione il fatto che nella Regione Umbria vi sono svariate vertenze inerenti al problema acqua.
In particolare nel territorio del Comune di Gualdo Tadino si sta verificando una crisi idrica di preoccupante portata, non piove più come nel passato e le precipitazioni nevose si sono azzerate, è sufficiente la semplice consultazione dei dati pubblicati dall’Arpa sulla sezione ambiente del proprio sito (www.arpa.it), dal quale si evince in maniera inequivocabile che le sorgenti sono ormai a livelli minimi, pari allo zero.
Nonostante ciò le società di imbottigliamento che vi sono nel nostro territorio continuano ad operare indisturbate, anzi le competenti autorità amministrative provvedono ad allargare le concessioni minerarie per consentire l’aumento della portata degli emungimenti dell’acqua, ed a concedere ulteriori permessi di ricerca da ultimo ne sono esempi la Determina Dirgenziale n.1990/2003, e la n.1654/2006 etc. etc…
Oltre al nostro Comitato, da quasi un ventennio si batte per la difesa dell’acqua nel comprensorio anche il Comitato in Difesa del Rio Fergia, il quale di recente ha proposto ricorso al Tar Umbria per chiedere la revoca della Determina Dirigenziale 4860 del 25/05/2007 della Regione Umbria, rilegata ad una societa’ che agli atti sembra essere collegata ad una nota azienda di imbottigliamento sita nel nostro comune, si consentirebbe un ulteriore e pesante sfruttamento industriale dell’unico bacino che alimenta il territorio del Comune di Gualdo Tadino, i suoi fiumi e le sorgenti.
Ricordiamo che i ricorsi proposti sono supportati dalla relazione tecnica del luminare Prof. Luigi Tulipano in quale insegna all’Area di Geologia Applicata dell’Università la Sapienza di Roma che dimostra, i gravi danni che si stanno apportando al predetto bacino idrico, ed al territorio.
Le politiche poste in atto secondo noi sono scellerate e senza senso.
Oltretutto c’è da ricordare che è stato dichiarato lo stato di emergenza a partire dal mese di giugno 2007 dal Governo Italiano anche per i nostri territori.
Non paghi di questo i nostri amministratori ci dicono che tutto va bene, e che la crisi idrica riguarda solo i cittadini, mentre i prelievi industriali fatti a scopo commerciale non influiscono sulla crisi stessa, e che problemi dipendono solo dalle inefficienze del servizio idrico cittadino, data la sua vetustà.
Da ultimo data la gravità della situazione, la società di gestione del servizio idrico Umbra Acque Spa, per cercare di affrontare la predetta emergenza, ed in qualche modo di rimpinguare una delle sorgenti di smistamento che alimentano l’acquedotto del Comune di Gualdo Tadino, ha provveduto ad effettuare attraverso autobotti trasferimenti di acqua dalla vicina città di Gubbio (196 trasferimenti).
Nella Regione dell’Umbria, dove viene ospitato il Segretariato Generale del WWAP, gli organismi amministrativi e di governo da un lato si pongono l’obbiettivo di sviluppare un uso sostenibile dell’acqua attraverso strategie a livello regionale, nazionale e locale con equo accesso al bene acqua stesso, dall’altro adottano politiche, autorizzano e dispongono provvedimenti che hanno gli effetti di procurare ingenti danni ambientali ed alle risorse idriche del nostro territorio.
Di fatto la politica attuale è quella di continuare ad effettuare la escavazione di nuovi pozzi perché e necessario andare a reperire l’acqua sempre più in profondità, dato che le acque superficiali sono praticamente esaurite.
Così l’acqua non affiora più ed il primo evidente effetto è che le portate dei fiumi sono del tutto inconsistenti, con le conseguenze che si possono ben immaginare.
Bacini naturali che si sono formati in migliaia di anni, oggi sono stati ridotti a poco più di un colabrodo, nel perseguimento di un interesse di mercato, ripetiamo un profitto di pochi contro l’interesse di tutti, Questo sempre secondo noi è un atteggiamento intollerabile ed incosciente.
Il Comitato Pro Acqua Gualdo, nato in conseguenza della crisi idrica nel nostro territorio, e per fronteggiare la stessa, e nell’intento di tutelare il bene acqua, si è trovato a lottare anche avverso i provvedimenti della pubblica amministrazione che dovrebbe essere la prima istituzione ad avere cura del bene dei cittadini.
Siamo certi che una simile situazione meriti la Vostra attenzione e che non possa essere ignorata in nessun paese del mondo, a maggior ragione nella Regione Umbria che è appena divenuta paladina della difesa dei diritti dell’intero pianeta in materia di acqua.
Come comitato cittadino, alla luce di questa contraddittoria situazione, chiediamo alla Vostra istituzione supporto per il raggiungimento del comune obbiettivo di tutela e cura del bene acqua, quale diritto primario dell’uomo.
Nel ringraziarvi per l’attenzione prestataci il Comitato Pro Acqua Gualdo invia.

Distinti Saluti.

IL CONSIGLIO DIRETTIVO
COMITATO PRO ACQUA GUALDO
GUALDO TADINO 10/12/2007

Aspem, offerta ufficiale di Linea Group

Secondo voi...
l'amministrazione comunale,
le oppozioni cosa ne pensano ?

Stiamo all'erta

Fonte


Aspem, offerta ufficiale di Linea Group

La multiutility che raggruppa le ex municipalizzate del sud Lombardia,
Cremona, Crema, Pavia, Rovato e Lodi ha fatto l'offerta all'azienda varesina


5 Febbraio 2008

Varese - Linea Group, la multiutility che riunisce le ex municipalizzate del sud Lombardia, Cremona, Crema, Pavia, Rovato e Lodi, adesso punta su Varese.
L'operazione dovrebbe essere completata entro la prima metà dell'anno. Già trapelata durante l'assemblea del 31 gennaio, l'ipotesi di un ulteriore allargamento è stata confermata con l'offerta ufficiale. La risposta da Varese è attesa entro marzo.
L'Obiettivo della holding è consolidare la presenza sul mercato nazionale e acquisire dimensione e massa critica.
La crescita è continuata anche quest'anno con l'ingresso, il primo gennaio, della ex municipalizzata di Crema. Nei mesi scorsi, il Gruppo Aspem era stato al centro di diverse ipotesi: dalla cessione del 40% del pacchetto azionario a una cordata composta da Acsm Como, Bas Bergamo e Agesp Busto Arsizio all'aggregazione in Prealpi Servizi, la società formata dalle ex municipalizzate di Varese, Busto Arsizio e Gallarate.
L'ingresso del nuovo partner nella holding avverrebbe con uno scambio azionario. Nel 2006 Linea Group ha prodotto ricavi per 485 milioni di euro, con un margine operativo lordo di 55 milioni. Gli abitanti dei Comuni serviti sono piu' di un milionee 1.100 i dipendenti.