Gratis alla fonte, ... o cara al bar? ...ecco l'oro azzurro

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Nei 40 centesimi di una bottiglia al supermercato, l'acqua pesa solo per un quarto di centesimo

I due terzi dei costi se ne vanno per le bottiglie, un altro dodici per cento serve a coprire marketing e pubblicità

Gratis alla fonte, cara al bar
Minerale, ecco l'oro azzurro

I produttori: "I profitti lordi sono bassi, in media intorno al quattro per cento del fatturato"
di MAURIZIO RICCI

19 luglio 2007


ROMA - Sicura al 100 per cento, giurano i produttori: mai un'infezione da una nostra bottiglia. Saporita, fa capire il 98 per cento di italiani che la preferisce sempre di più all'acqua potabile. Salutare: per chi ha problemi di pressione e ha bisogno di un'acqua leggera o, al contrario, per gli sportivi alla ricerca di un'acqua ricca di sali minerali. Ma cara. L'acqua al rubinetto la paghiamo 60-80 centesimi a metro cubo, che equivale a mille litri. L'acqua minerale 40 centesimi per una bottiglia di 1,5 litri (al supermercato, si intende, perché al bar l'unico limite è la faccia tosta del gestore). Cioè 25 centesimi al litro: 250 euro a metro cubo.

Il problema è che non è l'acqua che paghiamo tanto. Quella costa pochissimo, quasi niente. A volte, visto che le fonti d'acqua minerale sono di proprietà pubblica, noi - la collettività - gliela diamo in concessione anche praticamente gratis. Quando va male (all'azienda), Nestlè e concorrenti pagano a noi, oggi, come collettività, l'acqua che finirà sugli scaffali del supermercato o dei bar gli stessi 60-70 centesimi a metro cubo che noi, singolarmente, paghiamo per l'acqua del rubinetto. A fare i conti, si finisce sommersi da virgole e zeri: nei 40 centesimi della bottiglia del supermercato, la materia prima, l'acqua, vale oggi, al massimo, 25 centesimi di centesimo. Praticamente invisibile. Compriamo acqua, ma in realtà paghiamo la plastica della bottiglia, il gasolio per trasportarla, gli spot per pubblicizzarla.

L’acqua è un diritto, non un business

Intervista con Hama Arba Diallo:
L’acqua è un diritto, non un business
di Sabina Zaccaro



Hama Arba Diallo-Credit: UNCCD
ROMA, 13 luglio 2007 (IPS) - L’acqua non è un bene commerciale, ma un diritto umano fondamentale. Hama Arba Diallo, segretario esecutivo uscente della Convenzione Onu contro la desertificazione (UNCCD), è convinto che le Nazioni Unite siano vicine al riconoscimento ufficiale di questo principio, possibilmente entro il 2008.

Hama Arba Diallo ne ha discusso a Roma con la viceministra degli esteri Patrizia Sentinelli, che guiderà una campagna in sede Onu per chiedere di sottrarre l’acqua alle regole commerciali e adottare entro la fine di quest’anno “una norma vincolante per identificare passi graduali e concreti verso un accordo globale congiunto sull’acqua”.

UN ALTRO CONSIGLIO COMUNALE SULL'ACQUA ...A BOCCA ASCIUTTA

UN ALTRO CONSIGLIO COMUNALE
SULL'ACQUA ...A BOCCA ASCIUTTA

13 - 07 - 2007


Ieri sera al consiglio comunale si è discussa l’interrogazione della Brianza, interrogazione giusta ma sostenuta molto male.
Nessuno ha chiesto al sindaco su quali dati ha affermato che a Venegono si consumerebbe il doppio della media nazionale d'acqua.
Su quali carte ha detto ciò ?
Mistero.
Il sindaco ha affermato che solo pochi cittadini di Vengono hanno un consumo sconsiderato d’acqua e non tutti.
Dall’articolo di varesenews questa differenza tra venegonesi buoni e virtuosi e venegonesi spreconi non era cosi chiara.
Ha capito male il giornalista ?
Rifacendomi all'e-mail di Mario di alcuni giorni fa che commentava l'affermazione del sindaco, Mario calcolava che se quello detto dalla Ciantia fosse corretto il consumo medio di un cittadino di Venegono sarebbe di 468 litri !!! (la media è di 234, escluso l'industria e l'artigianato).
Cifra assurda.
Perchè nessuno l'ha fatto notare ?
Ora a detta del sindaco la responsabilità di questi consumi sarebbe imputabile solo ad alcuni, una minoranza.
Ma quanta acqua consuma questa minoranza di venegonesi per far aumentare il consumo di un paese a livelli doppi rispetto a quelli nazionali, tenendo anche conto che d'acqua c'è ne poca ?
Siamo nell'ordine di migliaia di litri d'acqua al giorno per persona, per sprecone.
Che ci fanno con tutta questa acqua ?
Altro che bagnare l'orto di casa, hanno tutti piscine olimpioniche ?

Vogliamo beccare questi disgraziati ?
Che vigili, che protezione civile, che improbabili spioni che scrutano i vicini di casa, basta controllare i numeri del contatore e si risale subito al consumo giornaliero.
Perchè nessuno l'ha fatto notare al sindaco ?

Evidentemente le opinioni non devono essere disturbate dai fatti.

Tutto sull'acqua potabile

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Tutto sull'acqua potabile

12 - 07 - 2007



L'acqua è un bene prezioso di cui tendiamo però a fare un uso spesso distratto. Se da un lato tendiamo a sottovalutarne la qualità, il che spiega il clamoroso e ingiustificato successo delle minerali in Italia, dall'altro non ci facciamo problemi a sprecare acqua potabile in tutti i possibili usi domestici.

Ma l'acqua non è una risorsa infinita, anzi, la sua scarsità è diventata un'emergenza pressante in molte parti del mondo......

TUTTO E’ SOTTO CONTROLLO? … DA CHI?

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Consumo medio procapite quasi il doppio del dato nazionale. Acqua garantita solo in certi orari, tramite uno speciale erogatore nell’acquedotto: «Poi chi consuma oltre il dovuto pagherà di più»
Venegono senz’acqua.
Il sindaco: «Situazione sotto controllo»
di Manuel Sgarella
Giovedi 5 Luglio 2007

Venegono Superiore - L’emergenza idrica a Venegono è una realtà, ma è tutto sotto controllo. Lo garantisce il sindaco Maria Ciantia che, già nello scorso mese di maggio, si è vista costretta a emettere un’ordinanza alquanto restrittiva sull’utilizzo dell’acqua, garantendone il servizio in tre fasce orarie: dalle 5.00 alle 9.00; dalle 11.30 alle 14,30; dalle 18.00 alle 21.00. Ora in paese cominciano i malumori come spiega in una lettera giunta in redazione un componente della Lega Nord, Luca Maria Peri: «A causa dell’emergenza idrica, dovuta anche alla disastrosa situazione dei pozzi e della rete idrica Venegonese, al di fuori di quegli orari nulla è garantito; tanto è vero che molte abitazioni rimangono del tutto prive di acqua».
«Quell’ordinanza serve proprio a garantire acqua a tutti i cittadini – spiega il sindaco Maria Ciantia che rifiuta l’accusa di non essere in grado gestire la crisi idrica -. Da noi non c’è bisogno di autobotti proprio per quello che stiamo facendo, non siamo ancora arrivati a quei livelli, come dovettero fare altri comuni limitrofi come Malnate o Tradate, nell’estate scorsa».
Il Comune infatti ha dotato l’acquedotto di uno speciale erogatore che, a seconda delle presenza o meno di certo quantitativo livello dei pozzi, eroga più o meno acqua, garantendola in certe fasce e meno in altre. «In questi giorni abbiamo dovuto registrare lo strumento e si possono essere verificati più disagi, ma adesso è tutto sotto controllo – garantisce il primo cittadino -. Il problema è comunque generalizzato su tutto il territorio che ha subito un brusco calo delle falde: il beneficio delle piogge di questi giorni lo sentiremo purtroppo solo nei prossimi mesi, ci vuole tempo perché l’acqua arrivi in falda».
Il sindaco spiega poi che sono diverse le iniziative in atto per fronteggiare la crisi: «Stiamo cercando un nuovo pozzo e i risultati finora non sono stati dei più entusiasmanti, ma non ci arrendiamo. Siamo fiduciosi di trovarlo presto».
La Lega, inoltre attacca il sindaco per voler far pagare di più il consumo dell’acqua: «Non a tutti – prosegue la Ciantia -. In città c’è molto spreco, lo sappiamo perchè il consumo medio procapite è quasi il doppio della media nazionale. C’è qualcuno, e forse sono molti, che non rispettano l’ordinanza. E proprio per questo abbiamo intenzione di seguire l’esempio di Varese, che impone dei controlli sui consumi: chi supera la soglia, paga di più. A Venegono sono in tanti che stanno facendo sacrifici, ma devono farli tutti».
«Non stiamo certo con le mani in mano – conclude la Ciantia -. Prossimamente abbiamo anche intenzione di cambiare il regolamento della concessione edilizia: chi vorrà costruire determinate palazzine dovrà garantire l’acqua con un’autoclave. La crisi idrica è generalizzata e ognuno delle fare la propria parte per fronteggiarla, non solo criticare».


VENEGONO FA ACQUA

VENEGONO SUPERIORE
IL PROBLEMA ACQUA LA FA DA PADRONA "?"


«Chiediamo: "ma fiducioso per il futuro grazie all'imminente costruzione di un nuovo pozzo" ma c'è Acqua nel nuovo pozzo?

"annuncia il possibile stabilimento di parametri pro capite: la media dei consumi Venegonesi è infatti molto alta rispetto alla inedia nazionale."
Quall’è il possibile stabilimento di parametri pro capite? E quali sono i consumi della media nazionale?
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