ANCORA “NON SOLO AGESP”, IL COMUNE TACE







ANCORA “NON SOLO AGESP”, IL COMUNE TACE



Al Sig. Sindaco di Venegono Superiore
Ai membri della Giunta Comunale
Ai Consiglieri di Maggioranza
Ai Consiglieri di Opposizione
Ai funzionari e ai dipendenti Comunali
Al RSU in Comune

Protocollata in data:
Venegono Superiore, 22 Maggio 2007


In data 8 Febbraio 2007 l’Osservatorio Venegonese faceva protocollare presso la segreteria del Comune di Venegono Superiore la lettera “NON SOLO AGESP”.

Nella lettera esprimevamo le nostre perplessità sulla convenzione che il Comune di Venegono Superiore aveva stipulato con AGESP S.P.A. di Busto Arsizio, convenzione che vedeva l’affidamento a tale società della gestione dell’acquedotto per 15 anni e che, a nostro avviso e come più volte richiamato, consideravamo lesive degli interessi dei Venegonesi.

Successivamente, com'è ben noto, la convenzione è stata ritirata dal Comune.

Nella suddetta lettera scrivevamo che il Comune di Venegono Superiore aveva acquistato delle azioni della società AMSC SPA di Gallarate (pag. 1 rigo 30/31), cosa che successivamente si è dimostrata errata, infatti il Comune di Venegono Superiore non ha mai acquistato azioni AMSC SPA.

Per tale errore ci scusiamo e rettifichiamo il rigo della lettera (pag. 1 rigo 30/31) “NON SOLO AGESP” da

“(guarda caso la stessa società da cui il Comune di Venegono ha acquistato delle azioni: c’è qualche legame?)”
in:
“(guarda caso la stessa società di cui il Comune di Venegono aveva prospettato di acquistare delle azioni: c’è qualche legame?)”.

Nell’interrogazione delle opposizioni in data 11 Gennaio 2007 (n° protocollo 364) si affermava che era intercorsa una comunicazione, datata 07.12.2006, nella quale l’amministrazione di Venegono Superiore manifestava la propria volontà ad aderire, con l’acquisto di quote societarie del valore di euro 95,00 l’una, alla AMSC Impianti e Servizi S.P.A. di Gallarate per la definizione del Progetto Synergy.

Nell’interrogazione delle opposizioni, infatti, si affermava testualmente:

“considerato che con comunicazione del 7.12.2006 l’amministrazione di Venegono Superiore manifestava la propria volontà ad aderire, con l’acquisto di quote societarie del valore di euro 95,00 l’una, alla AMSC Impianti e Servizi S.P.A. di Gallarate per la definizione del progetto Synergy”

e successivamente si ribadiva:

“che il comune ha dimostrato la propria volontà di aderire alla società AMSC Impianti e Servizi S.P.A. di Gallarate acquistandone quote del valore di euro 95,00 l’una”

ed in fine si chiedeva quali erano le intenzioni del Comune in merito:

“alla volontà manifestata di acquisire quote societarie di AMSC S.P.A. di Gallarate per la definizione del progetto Synergy; più in particolare, si chiede di sapere in cosa consiste l’intervento richiesto alla società AMSC di Gallarate e, considerato che si tratta di un’acquisizione di quote societarie, quale costo avrà per l’amministrazione comunale di Venegono questa operazione;”.

Durante il consiglio comunale, in data 21 Febbraio 2007 (n° protocollo 364), l’Amministrazione Comunale rispondeva per iscritto alla interrogazione delle opposizioni datata 11/01/2007, scrivendo:

“L’acquisto di quote societarie avviene mediante atto consigliare. Nessun provvedimento è stato adottato in tal senso. Le comunicazioni intercorse tra Amministrazione Comunale ad AMSC di Gallarate erano solo interlocutorie.”.

Sempre nella stessa risposta, veniva ribadito che:

“la prospettata adesione mediante acquisto di quote societarie ad AMSC non ha impegnato economicamente l’Amministrazione Comunale e la lettera ha solo valenza interlocutoria”.

Facciamo presente che l’interrogazione delle opposizioni è stata presentata l’11 Gennaio 2007, la lettera “NON SOLO AGESP” dell’Osservatorio Venegonese viene protocollata l’8 Febbraio 2007 e la risposta sull’acquisto o meno di azioni da parte del Comune avviene in data 21 Febbraio 2007, quindi dopo la presentazione della nostra lettera.

Corrisponde al vero che il Comune di Venegono Superiore non ha mai acquistato azioni della AMSC SPA, ma corrisponde altrettanto al vero che il Comune di Venegono Superiore ne aveva prospettato un eventuale acquisto, anche se poi nella risposta del Comune del 21 Febbraio 2007 veniva indicato trattarsi di “comunicazioni interlocutorie”.

Per cui, ci sembra eccessiva l’affermazione del Sindaco, Maria Ciantia, che in data 12 Aprile 2007 scrive:

“preciso che quanto scritto alla pag. 1 rigo 30/31 è palesemente fuorviante ed equivoco: poiché porterebbe a concludere, contrariamente al vero, che questo Ente abbia acquistato azioni della società AMSC S.P.A. di Gallarate , mentre ciò non è mai avvenuto.
Mi riservo di verificare possibili azioni da intraprendere a tutela della trasparenza e del buon agire di questa amministrazione che rappresento.”

E’ curioso che noi, come Osservatorio Venegonese, saremmo suscettibili di eventuali azioni per aver dato erroneamente per vera una cosa (l’acquisto delle azioni AMSC SPA) che lo stesso Comune aveva prospettato di fare, anche se in modo interlocutorio come successivamente indicato dall’Amministrazione Comunale.

Di fatto, la nostra intenzione, al di là della conclusione dell’acquisto di azioni da parte del Comune di Venegono, era quella di sottolineare i contatti tra lo stesso e AMSC SPA.

Comunque sia, un prospettato acquisto di azioni AMSC SPA da parte del Comune non corrisponde all’acquisto vero e proprio, per cui ci scusiamo nuovamente per l’errore, ma restano più che mai valide tutte le nostre riflessioni esposte nella lettera “NON SOLO AGESP”, riflessioni che attendono ancora oggi una risposta, sia della maggioranza che dall’opposizione.

Alla presente alleghiamo:
1 – La lettera “NON SOLO AGESP” rettificata alla pag. 1 rigo 30/31.
2 – L’interrogazione dei gruppi consiliari LEGA NORD PER VENEGONO,
POLO PER VENEGONO, VENEGONO DEMOCRATICA datata il 11-01-2007.
3 – La risposta del Comune datata 21-02-2007.
4 – La risposta del Sindaco, alla nostra lettera “NON SOLO AGESP”, datata 12-04-2007.

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NON SOLO AGESP

Al Sig. Sindaco di Venegono Superiore
Ai membri della Giunta Comunale
Ai Consiglieri di Maggioranza
Ai Consiglieri di Opposizione
Ai funzionari e ai dipendenti Comunali
All’RSU in Comune

Protocollata in data:
Venegono Superiore, 8 Febbraio 2007

Come Osservatorio Venegonese riteniamo doveroso scrivere questa lettera aperta indirizzata a chi, a vario titolo, opera all’interno dell’Amministrazione Comunale di Venegono Superiore.
Non abbiamo la presunzione di essere esaustivi, ma riteniamo importante portare l’attenzione su alcune cose che ci sembra non siano state finora evidenziate da nessuno e che riteniamo basilari per capire meglio i connotati della “questione acqua” a Venegono.
Come è noto a tutti, il pomo della discordia è nato dalla decisione del Comune di affidare la gestione dell’acquedotto alla società municipalizzata di Busto Arsizio AGESP SPA
In seguito il Comune ha dovuto ritirare la convenzione stesa e deliberata per l’occasione, con sommo sollievo da parte di tutti, anche di molti che la prima volta avevano votato a favore per approvarla.
Non vogliamo farne una questione ideologica, anche se riteniamo che sia profondamente immorale che l’acqua, bene di primaria importanza per la vita e bene di tutti, diventi oggetto di guadagno per pochi.
Leggendo la convenzione con AGESP SPA, si potrebbe dire che si tratti di una convenzione “di” AGESP SPA, perché, visti gli effetti delineati, il Comune sembrerebbe aver avuto ben poco peso nella relativa stesura. Non si può, infatti, non rilevare come essa risulti iniqua e dannosa per gli interessi ed i diritti dei Venegonesi.
L’accordo, di fatto, garantiva utili derivanti dalla gestione dell’acqua alle casse di AGESP SPA e lasciava a carico del Comune, quindi dei cittadini, tutti i costi generali (strutturali), senza peraltro dare alcuna garanzia sulle tariffe e sulla qualità dei servizi.

E ci sorgono alcune domande:
Che vantaggio avrebbero i cittadini da una convenzione così sbilanciata a favore della società che prenderebbe in gestione l’acquedotto?
Come mai i Venegonesi non sapevano e non sanno nulla (o quasi) della convenzione?
Si è parlato della possibilità di riunioni informative pubbliche, ma solo quando i giochi erano fatti: perché?
Il Comune ha agito con la dovuta trasparenza?

Abbiamo così pensato che potesse essere d’aiuto avere qualche informazione in più anche sul destinatario della convenzione. Le ricerche, svolte su dati accessibili a tutti tramite internet, hanno permesso di delineare una situazione un po’ più ampia che, forse, potrebbe in parte dare una risposta alle nostre domande.
Abbiamo costatato che AGESP SPA non agisce da sola, ma in concerto con altre due società municipalizzate.
Infatti, AGESP SPA di Busto con AMSC SPA di Gallarate (guarda caso la stessa società di cui il Comune di Venegono aveva prospettato di acquistare delle azioni: c’è qualche legame?) e ASPEM SPA di Varese si sono unite per la costituzione di una nuova società, PREALPI SERVIZI SPA, il cui attuale presidente è il Signor Nino Caianiello, esponente di primo piano di Forza Italia in Provincia di Varese.
http://www3.varesenews.it/gallarate_malpensa/articolo.php?id=34277
http://www2.varesenews.it/articoli/2003/novembre/varese_laghi/28-11prealpi.htm
http://www2.varesenews.it/articoli/2002/novembre/varese/19-11prealpiservizi.htm

Ma le cose non finiscono qui: infatti la Provincia di Varese ha ceduto la propria quota di SOGEIVA SPA (pari al 50,55%) a PREALPI SERVIZI SPA, che quindi ora ne detiene il controllo.
http://www3.varesenews.it/varese/articolo.php?id=45736

Per cui, considerando i Comuni che già avevano dato in gestione il proprio acquedotto alle tre municipalizzate (AGESP SPA - AMSC SPA – ASPEM SPA) e i Comuni che si affidano a SOGEIVA SPA (come ad esempio Tradate), risultano di fatto sotto il controllo (diretto o indiretto) di PREALPI SERVIZI SPA, per acquedotti e servizi di depurazione, moltissimi Comuni del Varesotto.
L’intento di PREALPI SERVIZI SPA sembra quello di porsi nei confronti dell’ATO di Varese come il naturale gruppo societario (e di fatto lo è già) che gestirà l’ATO stesso.
http://www.dsvarese.it/html/download/PROVINCIA ATO.pdf

Il matrimonio tra le tre municipalizzate potrebbe però non essere del tutto tranquillo. Infatti, la PREALPI SERVIZI SPA dovrebbe essere costituita dal 24% da AMSC SPA, dal 35,90 % da AGESP SPA e dal 40% da APEM SPA. Di fatto, però, ASPEM SPA come singola società, risulta molto più grande delle altre due e il suo peso in PREALPI SERVIZI SPA non sarebbe proporzionato al suo effettivo valore.
Dobbiamo dunque ipotizzare da parte di ciascuna delle tre municipalizzate comportamenti o iniziative volti a ottenere la possibilità di rivendicare una maggiore importanza all’interno di PREALPI SERVIZI SPA?
http://www2.varesenews.it/articoli/2002/novembre/varese/19-11prealpiservizi.htm
http://www2.varesenews.it/articoli/2003/novembre/varese_laghi/28-11prealpi.htm
http://www3.varesenews.it/varese/articolo.php?id=25438

E’ da tale contesto che nasce della convenzione tra il Comune di Venegono e AGESP SPA?
Uno dei punti poco chiari della convenzione con AGESP SPA era infatti costituito dall’assenza di continuità territoriale con la rete idrica gestita finora dalla società che opera a Busto Arsizio e dintorni e Venegono: perché bisognava andare così lontano?
Il vero motivo è forse dettato dalla necessità di AGESP SPA di pesare di più all’interno di PREALPI SERVIZI SPA e questa strategia mira a portare il maggior numero di Comuni possibili sotto la propria gestione per rivendicare più “potere”, soprattutto nei confronti di ASPEM SPA?
In quest’ottica, per AGESP SPA l’acquedotto di Venegono avrebbe di per sé un’importanza relativa, mentre ben più importante sarebbe il peso che esso può rappresentare all’interno degli assetti di potere nell’ambito di PREALPI SERVIZI SPA
Si tratta di fantasie che non hanno nessun fondamento di verità?
Lo speriamo.

E’ curioso che nei vari Consigli Comunali che si sono succeduti sulla “questione acqua” si sia sempre e solo parlato di AGESP SPA e mai di PREALPI SERVIZI SPA: perché?

In fine, bisogna anche considerare che le tre municipalizzate (AGESP SPA - AMSC SPA – ASPEM SPA) non operano solo nel mercato dell’acqua, ma la loro attività spazia dalla raccolta dei rifiuti, al gas, al trasposto pubblico, alle farmacie, ai parcheggi, alla gestione di immobili, all’energia elettrica. In più, ognuna di essa è al centro di una fitta ragnatela di partecipazioni in altre società di cui detengono il controllo o quote di partecipazione.
Ci sembra chiaro che, considerando anche solo tre dei settori in cui esse operano direttamente (acqua \ rifiuti \gas), le suddette società vengono ad assumere un enorme peso sia economico che politico.
A quest’ultimo riguardo non abbiamo potuto non notare che molte delle persone che occupano posizioni di rilievo nei vari consigli di amministrazione sono uomini facenti parte o legati ai partiti politici.
La loro presenza nei consigli di amministrazione delle tre municipalizzate è dettata unicamente dalle loro personali capacità professionali?

L’impressione che abbiamo è che sotto la scusa di una maggiore efficienza si voglia di fatto attuare una strisciante privatizzazione dei servizi pubblici.
In quest’ottica i cittadini si troverebbero a pagare per ben tre volte:
- una prima volta per la creazione del patrimonio delle municipalizzate (acquisto di immobili,
impianti ecc.) con le tasse che hanno versato
- una seconda volta per l’aumento delle tariffe
- una terza volta per doversi accollare i costi di gestione di queste nuove società pubbliche\private che verranno di fatto scaricati sui Bilanci Comunali.
Siamo forse nell’ambito della privatizzazione degli utili e della collettivizzazione dei costi?
Non capiamo come una società municipalizzata possa affermare, quando parla ai cittadini, di perseguire delle finalità sociali (che dovrebbero avere la caratteristica del totale reinvestimento dei proventi per nuovi o migliori servizi per i cittadini stessi) e contemporaneamente, quando parla agli investitori privati, dichiarare che ha incrementato i suoi utili rispetto all’anno precedente.
Con il denaro pubblico si fa business dal volto umano?

Il problema dell’acqua è un problema non solo di Venegono o dell’Italia, ma un problema mondiale, L’ACQUA E’ VITA, siamo sicuri che darla in gestione a un privato (anche se indossa gli abiti del pubblico) sia la scelta migliore ?

(Vedi la puntata di Report L'ACQUA ALLA GOLA di domenica 15 ottobre)
http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%255E1068661,00.html


Speriamo che alle nostre perplessità si dia una risposta che entri nel merito dei fatti, che si analizzi attentamente le domande che abbiamo posto e che si risponda in modo concreto e chiaro.
Ogni risposta che cerchi di discostarsi dal merito delle questioni sopra esposte non sarebbe né seria né credibile.

Ogni assessore o consigliere è chiamato personalmente a rispondere del proprio operato, per cui Vi chiediamo di documentarVi, di usare la Vostra testa e di capire esattamente quello che state facendo e le ripercussioni che possono avere le Vostre scelte.
Ci rendiamo conto che non è facile, l’argomento ha molte implicazioni che abbiamo cercato di riassumere in questa lettera.
Per questo però votare con leggerezza e non informare adeguatamente i cittadini è scorretto.
La responsabilità è sempre personale, ha una faccia un nome e un cognome, il Vostro.


Cordiali Saluti.
OSSERVATORIO VENEGONESE



P.S.
Per il Vostro lavoro ricerca, Vi consigliamo di collegarVi a internet e di cercare su un qualsiasi motore di ricerca alcune parole chiave come:

PREALPI SERVIZI AGESP AMSC ASPEM SOGEIVA CAIANIELLO

e di vedere poi i richiami.

VARESE - "Consumate meno acqua"

Fonte



Aspem lancia l'allarme: il giorno dopo l'ordinanza del Comune, il prelievo è aumentato. Fontana: "Reazione incivile, i controlli partiranno presto"
"Consumate meno acqua"
e i varesini corrono a fare scorta


Varese - Qualche consiglio per consumare meno acqua, bene prezioso e sempre più scarso; un'ordinanza per limitare l'uso di quella potabile e l'effetto "day after" è garantito. Così è stato anche oggi, mercoledì 23 maggio, poche ore dopo la diffusione della notizia che il Comune di Varese aveva firmato un'ordinanza per frenare l'uso smodato e incontrollato di acqua da parte dei varesini. E i varesini, presi da un panico ingiustificato, sono corsi a fare scorta d'acqua.
Il risultato è che Aspem ha dovuto correre ai ripari e chiedere ai cittadini di non raccogliere acqua nei contenitori o, tanto meno, ripempire le piscine.
Aspem ha rilevato, infatti, un elevato prelievo di acqua rispetto alla media del periodo: vero che le temperature si sono alzate notevolmente, ma non in maniera tale da giustificare un consumo di acqua così elevato. L'altra ipotesi è che i varesini siano corsi a fare scorte d'acqua per i periodi di magra che sono annunciati. Un atteggiamento, rileva ancora Aspem, che non è giustificato e che anzi rischi di peggiorare la situazione. «Non so più cosa dire, mi cadono le braccia - commenta sconsolato il sindaco di Varese Attilio Fontana -: abbiamo fatto campagne informative, affisso manifesti, spedito libretti nelle case prima di arrivare all'ordinanza di ieri. Se Aspem registra un aumento dei consumi non posso che dire che è una reazione incivile: la gente deve capire che non è uno scherzo, ma una situazione preoccupante generalizzata. I controlli ai contatori partiranno in giornata (mercoledì 23 maggio), nel frattempo attiveremo altri mezzi per raccogliere acqua da fonti alternative: mi auguro però che gli sprechi vengano limitati e i consumi controllati».

ACQUA PUBBLICA A MILANO

Provincia di Milano,
l'acqua rimarrà pubblica

Sospesa la clausola del Piano d'ambito
che prevedeva l'ingresso di un parnter privato


10/05/2007



L'Ato, il Parlamento dell'acqua della Provincia di Milano approva all'unanimita' la sospensione della clausola del Piano d'Ambito che prevede la presenza di un partner privato nell'affidamento dell'erogazione del servizio idrico.Anticipando una scelta del Governo, l'assemblea dei sindaci della Provincia di Milano che si e' riunita ieri, ha deciso di mantenere completamente pubblica la gestione della risorsa idrica sul territorio. ''La decisione di eliminare la clausola relativa al partner privato - spiega Bruna Brembilla, assessore all'Ambiente della Provincia di Milano e presidente dell'Ato - rappresenta una precisa scelta di carattere politico. In sede di campagna elettorale, il presidente Filippo Penati ha inserito fra i propri impegni, la preservazione in mani pubbliche della gestione del servizio idrico. Una scelta dettata anche dal buon livello del servizio assicurato dalle societa' pubbliche del territorio oltre che dall'idea che l'acqua debba essere un bene-diritto da garantire a tutti''.

Una riconferma dunque della scelta di ''una gestione pubblica orientata -si sottolinea in una nota- oltre che alla qualita' e sicurezza delle prestazioni, anche alla razionalizzazione degli sprechi e al contenimento dei costi, indispensabili per una programmazione di politiche basate sul risparmio idrico e in grado di contribuire alla prevenzione dei dannosi effetti provocati della siccita'. Gestione pubblica, ma con regole del mercato. ''Guai a pensare - conclude, infatti, Brembilla - che la gestione pubblica di un servizio essenziale come quello dell'acqua non deve pero' rispondere alle regole imprenditoriali e di produttivita' basate su tariffe equilibrate fra entrate e costi e su consumi costanti o, meglio, in diminuzione. Oltre ad essere ambientalmente virtuoso, questo consentira' ai gestori di compensare con una maggior produttivita' le minori entrate dovute alla diminuzione dei consumi. Dimostrando, cosi', come il rispetto dell'ambiente possa anche creare valore economico''.

di Redazione (redazione@vita.it)

DisarmiAMO la Pace




SABATO 12 MAGGIO
MARCIA PER LA PACE

RICONVERTIRE - DISARMARE
SMILITARIZZARE I TERRITORI



ore 12.00 presidio all'aereoporto di Cameri (NO)
NO AI CACCIABOMBARDIERI F35
anche a Cameri gli investimenti pubblici siano usati per produzioni di
vita e non di morte

ORE 15.30 CONCENTRAMENTO MARCIA
COMANDO CORPO DI ARMATA DI REAZIONE RAPIDA DELLA NATO
SOLBIATE OLONA - VIA PER BUSTO ARSIZIO
(500 metri dall'uscita di Busto Arsizio autostrada MI-VA)

ORE 18.00 ARRIVO PRESSO PARCO AVIS-AIDO
PZ. GRAMSCI - FAGNANO OLONA
interventi di Vittorio Agnoletto, don Andrea Gallo, Fabio Corazzina,
comitati di Cameri "NO F35" e Vicenza "No dal Molin"

concerto con HIERBAMALA e Walceresio Roots Ensemble (fino alle ore 23.00)
- è previsto un servizio di pullmini per il ritorno a Sobiate Olona -

Al parco sarà possibile mangiare panini, dissetarsi al chioschetto,
visitare stand...

(venerdì 11 volantineremo ai lavoratori delle industrie belliche AgustaWestland e Aermacchi)



NON SI PUO' OPPORSI ALLE GUERRE
SENZA GUARDARE AL LUOGO IN CUI SI VIVE

La provincia di Varese "ospita" importanti fabbriche belliche e un Comando della NATO pronto a condurre operazioni difensive e offensive anche fuori dall'area della NATO: ciò la rende un luogo strategicamente importante nella costruzione e mantenimento della
guerra.
Sulla sponda piemontese del Ticino, l'aeroporto militare di Cameri è destinato all'assemblaggio degli F35, cacciabombardieri potenzialmente anche di testate nucleari: il progetto USA (Lockheed Martin Corporetion) è sostenuto dall'Italia con ingenti finanziamenti
pubblici, a cui si aggiungerebbero gli altissimi costi per l'acquisto di un centinaio di veivoli.
DisarmiAMO la PACE è una rete di associazioni, gruppi, sindacati e singole persone che vogliono evidenziare e contrastare la complicità del territorio che abitiamo alla guerra, proporre possibili soluzioni alternative che promuovano la pace, evitare un'assuefazione alla
guerra, svelando che essa non è un evento naturale inevitabile, ma che sono scelte economiche e politiche a prepararla e a condurla.
Il 20 maggio 2006 abbiamo promosso una Marcia per la Pace partecipata e colorata che ha unito persone con storie differenti, creando relazioni e legami fra associazioni pacifiste, costruendo rete fra esperienze diverse. Una marcia che anche quest'anno rifaremo, con lo stesso spirito.