La questione dell’AGESP SpA …non è finita


NON SOLO AGESP


Al Sig. Sindaco di Venegono Superiore
Ai membri della Giunta Comunale
Ai Consiglieri di Maggioranza
Ai Consiglieri di Opposizione
Ai funzionari e ai dipendenti Comunali
All’RSU in Comune


Come Osservatorio Venegonese riteniamo doveroso scrivere questa lettera aperta indirizzata a chi, a vario titolo, opera all’interno dell’Amministrazione Comunale di Venegono Superiore.
Non abbiamo la presunzione di essere esaustivi, ma riteniamo importante portare l’attenzione su alcune cose che ci sembra non siano state finora evidenziate da nessuno e che riteniamo basilari per capire meglio i connotati della “questione acqua” a Venegono.
Come è noto a tutti, il pomo della discordia è nato dalla decisione del Comune di affidare la gestione dell’acquedotto alla società municipalizzata di Busto Arsizio AGESP SPA
In seguito il Comune ha dovuto ritirare la convenzione stesa e deliberata per l’occasione, con sommo sollievo da parte di tutti, anche di molti che la prima volta avevano votato a favore per approvarla.
Non vogliamo farne una questione ideologica, anche se riteniamo che sia profondamente immorale che l’acqua, bene di primaria importanza per la vita e bene di tutti, diventi oggetto di guadagno per pochi.
Leggendo la convenzione con AGESP SPA, si potrebbe dire che si tratti di una convenzione “di” AGESP SPA, perché, visti gli effetti delineati, il Comune sembrerebbe aver avuto ben poco peso nella relativa stesura. Non si può, infatti, non rilevare come essa risulti iniqua e dannosa per gli interessi ed i diritti dei Venegonesi.
L’accordo, di fatto, garantiva utili derivanti dalla gestione dell’acqua alle casse di AGESP SPA e lasciava a carico del Comune, quindi dei cittadini, tutti i costi generali (strutturali), senza peraltro dare alcuna garanzia sulle tariffe e sulla qualità dei servizi.

E ci sorgono alcune domande:
Che vantaggio avrebbero i cittadini da una convenzione così sbilanciata a favore della società che prenderebbe in gestione l’acquedotto?
Come mai i Venegonesi non sapevano e non sanno nulla (o quasi) della convenzione?
Si è parlato della possibilità di riunioni informative pubbliche, ma solo quando i giochi erano fatti: perché?
Il Comune ha agito con la dovuta trasparenza?

Abbiamo così pensato che potesse essere d’aiuto avere qualche informazione in più anche sul destinatario della convenzione. Le ricerche, svolte su dati accessibili a tutti tramite internet, hanno permesso di delineare una situazione un po’ più ampia che, forse, potrebbe in parte dare una risposta alle nostre domande.
Abbiamo costatato che AGESP SPA non agisce da sola, ma in concerto con altre due società municipalizzate.
Infatti, AGESP SPA di Busto con AMSC SPA di Gallarate (guarda caso la stessa società da cui il Comune di Venegono ha acquistato delle azioni: c’è qualche legame?) e ASPEM SPA di Varese si sono unite per la costituzione di una nuova società, PREALPI SERVIZI SPA, il cui attuale presidente è il Signor Nino Caianiello, esponente di primo piano di Forza Italia in Provincia di Varese.
http://www3.varesenews.it/gallarate_malpensa/articolo.php?id=34277
http://www2.varesenews.it/articoli/2003/novembre/varese_laghi/28-11prealpi.htm
http://www2.varesenews.it/articoli/2002/novembre/varese/19-11prealpiservizi.htm

Ma le cose non finiscono qui: infatti la Provincia di Varese ha ceduto la propria quota di SOGEIVA SPA (pari al 50,55%) a PREALPI SERVIZI SPA, che quindi ora ne detiene il controllo.
http://www3.varesenews.it/varese/articolo.php?id=45736

Per cui, considerando i Comuni che già avevano dato in gestione il proprio acquedotto alle tre municipalizzate (AGESP SPA - AMSC SPA – ASPEM SPA) e i Comuni che si affidano a SOGEIVA SPA (come ad esempio Tradate), risultano di fatto sotto il controllo (diretto o indiretto) di PREALPI SERVIZI SPA, per acquedotti e servizi di depurazione, moltissimi Comuni del Varesotto.
L’intento di PREALPI SERVIZI SPA sembra quello di porsi nei confronti dell’ATO di Varese come il naturale gruppo societario (e di fatto lo è già) che gestirà l’ATO stesso.
http://www.dsvarese.it/html/download/PROVINCIA ATO.pdf

Il matrimonio tra le tre municipalizzate potrebbe però non essere del tutto tranquillo. Infatti, la PREALPI SERVIZI SPA dovrebbe essere costituita dal 24% da AMSC SPA, dal 35,90 % da AGESP SPA e dal 40% da APEM SPA. Di fatto, però, ASPEM SPA come singola società, risulta molto più grande delle altre due e il suo peso in PREALPI SERVIZI SPA non sarebbe proporzionato al suo effettivo valore.
Dobbiamo dunque ipotizzare da parte di ciascuna delle tre municipalizzate comportamenti o iniziative volti a ottenere la possibilità di rivendicare una maggiore importanza all’interno di PREALPI SERVIZI SPA?
http://www2.varesenews.it/articoli/2002/novembre/varese/19-11prealpiservizi.htm
http://www2.varesenews.it/articoli/2003/novembre/varese_laghi/28-11prealpi.htm
http://www3.varesenews.it/varese/articolo.php?id=25438

E’ da tale contesto che nasce della convenzione tra il Comune di Venegono e AGESP SPA?
Uno dei punti poco chiari della convenzione con AGESP SPA era infatti costituito dall’assenza di continuità territoriale con la rete idrica gestita finora dalla società che opera a Busto Arsizio e dintorni e Venegono: perché bisognava andare così lontano?
Il vero motivo è forse dettato dalla necessità di AGESP SPA di pesare di più all’interno di PREALPI SERVIZI SPA e questa strategia mira a portare il maggior numero di Comuni possibili sotto la propria gestione per rivendicare più “potere”, soprattutto nei confronti di ASPEM SPA?
In quest’ottica, per AGESP SPA l’acquedotto di Venegono avrebbe di per sé un’importanza relativa, mentre ben più importante sarebbe il peso che esso può rappresentare all’interno degli assetti di potere nell’ambito di PREALPI SERVIZI SPA
Si tratta di fantasie che non hanno nessun fondamento di verità?
Lo speriamo.

E’ curioso che nei vari Consigli Comunali che si sono succeduti sulla “questione acqua” si sia sempre e solo parlato di AGESP SPA e mai di PREALPI SERVIZI SPA: perché?

In fine, bisogna anche considerare che le tre municipalizzate (AGESP SPA - AMSC SPA – ASPEM SPA) non operano solo nel mercato dell’acqua, ma la loro attività spazia dalla raccolta dei rifiuti, al gas, al trasposto pubblico, alle farmacie, ai parcheggi, alla gestione di immobili, all’energia elettrica. In più, ognuna di essa è al centro di una fitta ragnatela di partecipazioni in altre società di cui detengono il controllo o quote di partecipazione.
Ci sembra chiaro che, considerando anche solo tre dei settori in cui esse operano direttamente (acqua \ rifiuti \gas), le suddette società vengono ad assumere un enorme peso sia economico che politico.
A quest’ultimo riguardo non abbiamo potuto non notare che molte delle persone che occupano posizioni di rilievo nei vari consigli di amministrazione sono uomini facenti parte o legati ai partiti politici.
La loro presenza nei consigli di amministrazione delle tre municipalizzate è dettata unicamente dalle loro personali capacità professionali?

L’impressione che abbiamo è che sotto la scusa di una maggiore efficienza si voglia di fatto attuare una strisciante privatizzazione dei servizi pubblici.
In quest’ottica i cittadini si troverebbero a pagare per ben tre volte:
- una prima volta per la creazione del patrimonio delle municipalizzate (acquisto di immobili, impianti ecc.) con le tasse che hanno versato
- una seconda volta per l’aumento delle tariffe
- una terza volta per doversi accollare i costi di gestione di queste nuove società pubbliche\private che verranno di fatto scaricati sui Bilanci Comunali.
Siamo forse nell’ambito della privatizzazione degli utili e della collettivizzazione dei costi?
Non capiamo come una società municipalizzata possa affermare, quando parla ai cittadini, di perseguire delle finalità sociali (che dovrebbero avere la caratteristica del totale reinvestimento dei proventi per nuovi o migliori servizi per i cittadini stessi) e contemporaneamente, quando parla agli investitori privati, dichiarare che ha incrementato i suoi utili rispetto all’anno precedente.
Con il denaro pubblico si fa business dal volto umano?

Il problema dell’acqua è un problema non solo di Venegono o dell’Italia, ma un problema mondiale, L’ACQUA E’ VITA, siamo sicuri che darla in gestione a un privato (anche se indossa gli abiti del pubblico) sia la scelta migliore ?

(Vedi la puntata di Report L'ACQUA ALLA GOLA di domenica 15 ottobre)

Speriamo che alle nostre perplessità si dia una risposta che entri nel merito dei fatti, che si analizzi attentamente le domande che abbiamo posto e che si risponda in modo concreto e chiaro.
Ogni risposta che cerchi di discostarsi dal merito delle questioni sopra esposte non sarebbe né seria né credibile.

Ogni assessore o consigliere è chiamato personalmente a rispondere del proprio operato, per cui Vi chiediamo di documentarVi, di usare la Vostra testa e di capire esattamente quello che state facendo e le ripercussioni che possono avere le Vostre scelte.
Ci rendiamo conto che non è facile, l’argomento ha molte implicazioni che abbiamo cercato di riassumere in questa lettera.
Per questo però votare con leggerezza e non informare adeguatamente i cittadini è scorretto.
La responsabilità è sempre personale, ha una faccia un nome e un cognome, il Vostro.

Cordiali Saluti.

OSSERVATORIO VENEGONESE

Firma del referente
Valerio Favitta
P.S.
Per il Vostro lavoro ricerca, Vi consigliamo di collegarVi a internet
e di cercare su un qualsiasi motore di ricerca alcune parole chiave come:


PREALPI SERVIZI AGESP AMSC ASPEM SOGEIVA CAIANIELLO

e di vedere poi i richiami.