
La lotta paga! prima straordinaria vittoria del movimento per l’acqua!
adesso costruiamo tutti insieme una grande
manifestazione nazionale per il 1 dicembre!
adesso costruiamo tutti insieme una grande
manifestazione nazionale per il 1 dicembre!

Arriva a compimento il primo degli obiettivi del movimento per l’acqua, richiesto con forza sin dalla manifestazione nazionale del 10 marzo scorso a Palermo, approvato in prima istanza alla Camera, ma che sembrava essersi definitivamente arenato al Senato.
La costante mobilitazione dei territori di questi mesi e l’incessante lavoro di pressione sulle istituzioni a livello nazionale, hanno invece consentito di rimettere al centro dell’agenda politica l’istanza della moratoria e di giungere alla sua approvazione.
Di seguito il testo approvato, cui seguono alcune annotazioni e commenti:
Art. 26-bis.
(Disposizioni in materia di servizi idrici)
- Al fine di assicurare la razionalizzazione e la solidarietà nell’uso delle acque, fino all’emanazione delle disposizioni adottate in attuazione della legge 15 dicembre 2004, n. 308, integrative e correttive del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, contenenti la revisione della disciplina della gestione delle risorse idriche e dei servizi idrici integrati, e comunque entro e non oltre dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto non possono essere disposti nuovi affidamenti ai sensi dell’articolo 150 del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152. La titolarità delle concessioni di derivazione delle acque pubbliche è assegnata ad enti pubblici.
- Nell’ambito delle procedure di affidamento di cui al comma 1 sono ricomprese anche le procedure in corso alla data di entrata in vigore della presente legge fatte salve le concessioni già affidate.
- Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e del Ministro per gli affari regionali e le autonomie locali, predispone e trasmette alle Camere una relazione sullo stato delle gestioni esistenti circa il rispetto dei parametri di salvaguardia del patrimonio idrico e in particolare riguardo all’effettiva garanzia di controllo pubblico sulla misura delle tariffe, alla conservazione dell’equilibrio biologico, alla politica del risparmio idrico e dell’eliminazione delle dispersioni, alla priorità nel rinnovo delle risorse idriche e per il consumo umano".
Alcune annotazioni:
- a) il decreto, per sua natura giuridica ha validità immediata; questo significa che, a partire dalla sua approvazione e per un periodo di 12 mesi, non sono possibili nuovi affidamenti;
- b) sono vietati tutti i nuovi affidamenti a SpA di qualsiasi tipo; questo significa che non si possono fare affidamenti a SpA a capitale interamente privato, a SpA a capitale misto pubblico-privato e anche ad SpA a totale capitale pubblico;
- c) sono bloccati anche tutti i procedimenti in corso di affidamento a qualsiasi tipo di SpA, che non siano già stati conclusi; questo significa che anche quegli ATO che hanno già deliberato la forma di gestione ma non hanno proceduto ad aggiudicazione diretta o attraverso gara non possono procedere.
Il provvedimento non interviene - e non poteva farlo- sugli affidamenti già conclusi.
Il provvedimento non interviene -e non poteva farlo- sulle aggregazioni fra società.
Per ribaltare queste situazioni, lo strumento è la nostra legge d’iniziativa popolare e la mobilitazione costante dei territori e a livello nazionale per riuscire a determinarne l’approvazione.
Il risultato fondamentale dell’approvazione della moratoria risiede nell’aver finalmente imposto un “bocce ferm e” in attesa della nuova legge quadro e comunque per almeno 12 mesi.
Bocce ferme per chi stava spingendo sull’acceleratore delle privatizzazioni, terreno aperto perché la parola d’ordine del superamento delle SpA e della totale ripubblicizzazione dell’acqua si affermi come inderogabile.
Per questo diventa ancor più importante che tutte e tutti assieme lavoriamo con le menti e con i cuori per una grande riuscita della manifestazione nazionale a Roma del prossimo 1 dicembre.
IL COORDINAMENTO NAZIONALE DEL FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA
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