INTERROGAZIONE CON RISPOSTA SCRITTA

Riceviamo e pubblichiamo

INTERROGAZIONE CON RISPOSTA SCRITTA



Il gruppo consiliare di Venegono Democratica


CONSIDERATO CHE
Molti cittadini di Venegono Superiore hanno sofferto e continuano a soffrire una carenza d’acqua grave, costretti a subire l’interruzione dell’erogazione in fasce giornaliere;

nei paesi limitrofi – pur generalizzata la crisi idrica – la situazione non ha mai raggiunto livelli di gravità analoghi;

che l’Assessore competente ha più volte pubblicamente dichiarato la copiosità degli interventi manutentivi effettuati;

che il Comune di Venegono è collegato al sistema idrico provinciale dell’Arnona che ha proprio lo scopo di integrare le capacità idriche dei singoli comuni


Tutto ciò premesso si interroga in consiglio

la S.V. per conoscere in modo dettagliato:

  • Quale sia lo stato di salute attuale della rete idrica di Venegono;
  • Quali interventi strutturali, e da chi, siano stati effettuati in questi mesi per risolvere la grave crisi
  • Per quali ragioni la crisi e le conseguenti fasce di rispetto abbiano riguardato una parte soltanto della cittadinanza. E’ ovviamente ingiusto che l’acqua di tutti i Venegonosi – l’acqua è bene comune per eccellenza – sia di fatto un bene goduto solo da alcuni. Quali contromisure sono state prese affinché al danno dell’assenza d’acqua non si aggiunga anche la beffa della “discriminazione geografica” per cui chi ha casa in una determinata zona del paese è condannato alle fasce di rispetto e chi abita nella via a fianco gode di assoluta abbondanza idrica fino allo spreco; quali contromisure sono state prese affinché iniquità non si aggiunga a scarsità. Meglio poco a tutti, che niente a qualcuno.
  • Per quali ragioni in quasi 8 anni di questa amministrazione (otto anni sono un lasso di tempo che non consente di far ricadere le responsabilità sulle amministrazioni precedenti per quanto queste abbiano potuto essere negligenti) solo ad agosto scorso avete provveduto alla pulizia dei serbatoi di Mirabello, serbatoi fondamentali per l’approvvigionamento idrico del paese;
  • Se il serbatoio del Pianbosco sia stato provvisto del galleggiante che impedisce il troppo pieno e la conseguente fuoriuscita d’acqua: dispositivo ad alto contenuto tecnologico di cui ogni sciacquone di casa è provvisto. Per quanto banale questo dispositivo, insieme alla pulitura dei serbatoi, stando alla relazione tecnica redatta per conto dell’amministrazione, avrebbe ridotto (non eliminato) la crisi. Basti dire che “grazie” a queste incurie la capacità di riserva passa da 1000 mcubi potenziali a 5oo mcubi effettivi;
  • Se risponde al vero che durante questi mesi siano stati chiesti interventi e consulenze all’Agesp e perché proprio all’Agesp, quali conoscenza questa azienda di Busto Arsizio ha della nostra rete, cosa ha fatto e soprattutto quanto sono costati questi interventi e consulenze ai cittadini venegonesi
  • Perché nel mentre si cercava di porre un qualche rimedio alla crisi non è stata avviata una campagna orientata al risparmio e non sono state adottate o studiate misure amministrative in grado di incentivare e favorire il risparmio idrico nei cittadini, ma al contrario l’unica iniziativa sia stata quella di proporre l’obbligatorietà di autoclavi e serbatoi per abitazioni eccedenti i due piani, misura fortemente incentivante ulteriori sprechi d’acqua.
  • Si chiede altresì di sapere come il sindaco e altri esponenti della Giunta abbiano continuato a dichiarare alla stampa che il problema sarebbe stato risolto “a breve”, traendo in inganno la popolazione e evitando una corretta e completa informazione.




Massimo Tafi Mario Agostinelli





Venegono Superiore, 27settembre 2007

Nessun commento: